sabato 28 dicembre 2013

Uffissima!!!

Uffissima!!!

Il tacos del sud non sale per capodanno, così non posso darle il regalino nè per lei nè per la coniglia!!!

Me >:-o (arrabbiato) con destino funesto e cattivo! Umpf!

E adesso che cosa faccio? Li mando con il corriere così me li rompe? Uffissima!!!

Sono molto arrabbiante e sono stufante che il padre eterno ha sempre da rimischiarmi le carte.



domenica 22 dicembre 2013

Prepos Gdr

Cerco di parlare in modo semplice, non semplicistico, del gioco di ruolo dal vivo in chiave Prepos ( o cercando un adattamento ad esso) che oggi mi è stato balenato dal Professor Masini come possibile evento da sviluppare. Tenendo presente ciò che il Professor Moreno proponeva con la voce Teatro della Spontaneità, e del fatto che io voglia esprimere semplicemente un divertimento intelligente misto a ciò che Prepos riflette, cercherò di seguire questa linea di pensiero senza andare troppo nel dettaglio:

si tratta di interpretare un ruolo che viene dato dall'esterno, da chi osserva solitamente e non c'è in tutto questo un dover interpretare BENE la parte, anche perchè non c'è nessun tipo di stereotipo da prendere come esempio, a me interessa come la persona vive e vede un dato ruolo poichè, altrimenti, diventa impossibile far penetrare a fondo, in una situazione giocosa, un messaggio virtuoso.

Non serve essere un soldato per interpretarlo, non serve nemmeno sapere per forza cosa fa un soldato..basta averne una propria idea ed iniziare, il resto verrà da sè e dall'Osservatore che a differenza di un Giudice è lì per instradare non per correggere, non c'è una via corretta..c'è la via della persona rispetto alla persona.

Questo è il valore aggiunto.

Certamente per idealtipi Avaro, Invisibile e Delirante sarebbe preferibile una situazione gruppale di condivisione, sociodramma, poichè altrimenti, rispettivamente, si chiudono, si avvitano e divergono da sè stessi ulteriormente; per tutti gli altri va bene una cosa più centrata su sè stessi, uno psicodramma, altrimenti si rischia che un Ruminante prevarichi gli altri per mostrarsi, che uno Sballone precipiti nella sua angoscia post evento, che un Apatico si cristallizzi per la mancanza di stimoli precisi e mirati a sè e che un Adesivo vada ad auto seppellirsi per seguire un gruppo che in realtà è stato comunque creato per fornir virtù.  

Tenuto conto di questo particolare, assai rilevante al fine preposto, si può tranquillamente articolare il gruppo socio affinchè risulti essere un' utenza che riceve alcuni cartellini rappresentanti le relazioni di affinità ed opposizione ed il gruppo psico  che venga invece incentrato a rappresentare le emozioni di base.

Il gioco può svolgersi come segue :

Un'emozione di base si presenta e dopo aver espletato ciò che è, chiede al pubblico socio di rappresentare in forme e modi scenici (almeno a coppia, preferibilmente a gruppi) quali ed in che modo le relazioni di affinità ed opposizioni si legano ad essa, quali attentati ai sentimenti possono essere scatenati da tali relazioni, quindi annettere ad ogni situazione anche l'antidoto all'opposizione ed all'attentato stesso. Infine l'emozione di base può tranquillamente espletare che cosa sia diventata, quale passaggio da involuto ad evoluto ha effettuato e che cosa sia cambiato in lei.

Tutto questo non è solo formazione bensì ha in sè una potenziale chiave simbolica, narrativa e dinamica tale che, se sfruttata a dovere sotto l'occhio e la mano di un Osservatore che sappia essere guida anche invisibile, possa instaurare dentro la persona una consapevolezza piuttosto potente e difficile da dimenticare proprio perchè non è solo studiata su un libro bensì è vissuta, per quanto sia ludica l'esperienza, sulla propria pelle. 


 




mercoledì 18 dicembre 2013

LANDE DI SHANNARA

Vi scrivo in merito ad un gioco di ruolo, l'altro ed unico che per me ha sempre preso campo nella mia vita da quasi 6 anni ormai.

Lande di Shannara è un gioco di ruolo in cui le persone possono giocare un personaggio, via chat, attraverso un sistema semplice ed intuitivo, e nel quale soprattutto non occorre aver letto alcun libro della saga omonima il cui autore è il famoso Terry Brooks.

E' un gioco che aiuta la scrittura, stimola il pensiero e la fantasia. 

Iscriversi apre comunque un mondo di possibilità, non è richiesto alcun pagamento e soprattutto non bisogna scaricare nulla sul proprio computer; è una chat ma non  dove le persone parlano di sè, anzi tutto ciò che è vita vera viene tenuto fuori poichè gli spazi per "chattare" si rivolgono solo ed esclusivamente al gioco.

E' una storia che viene scritta a più mani, dove chi gioca è sia protagonista con spalle al fianco, sia spalla di altri protagonisti con cui interagisce. Un mondo di razze fantastiche, scenari da favola ed oscuri presagi tutto da vivere.

Provatelo, ne vale la pena




venerdì 13 dicembre 2013

The Butterfly explosion

Aria di tempesta in casa formation, beh dire che non me lo aspettassi sarebbe mentire.
Butterfly mente: la sua umiltà, il suo essere cordiale, la sua rinnovata fiducia negli altri non è una vera e profonda essenza ma solo lo specchio riflesso di ciò che vorrebbe essere, ciò che il Vecchio le chiede di essere. Sfortunatamente le bugie hanno le gambe corte e, presto o tardi, la vera natura di ognuno viene fuori in modo dirompente.

Il vecchio suggerisce di essere in un modo, ma egli suggerisce una via di lavoro serio su di sè, Butterfly invece cerca solo di mimare tale esistenza senza nemmeno impegnarsi ad affrontarla...quando poi le cose vanno male eccola che inizia:


  • Vede malizia in ogni dove, creando equivoci uno dopo l'altro;
  • Cerca di impiantare sensi di colpa a destra e a manca per attirare su di sè le attenzioni e dominare gli altri attraverso esso;
  • Alza i toni, sbatte le cose, usa la forza fisica sugli oggetti;
  • Si dipinge come vittima a terzi, senza senso apparente, usando qualsiasi scusa per lanciare accuse;

Sfortunatamente per lei, sia io che gli altri animali della fattoria, abbiamo imparato ad ignorarla, lo stesso Contadino le è sfavorevole. Ma qui non si tratta di guerra e di parti, si tratta di osservare ed io sono particolarmente bravo a farlo:

L'emozione insorge DOPO il pensiero che la richiama. Troppi gesti mirati a farsi sentire, quando è da sola non ne esegue alcuno. Troppe frasi mirate ad attirare l'attenzione, non ricevendone..scoppia.

I segni sono evidenti, nello specifico:


  1. Disturbo oppositivo provocatorio;
  2. tendenze aggressive;
  3. disturbo della condotta;
  4. disturbo da eccesso di attivazione iperattiva e da deficit di attenzione;
  5. disturbo paranoide di personalità;
  6. disturbo esplosivo intermittente;
  7. episodi depressivi minori o maggiori;
  8. ad alti livelli ( tra un pò) tendenze suicidogenee; 

E chi più ne ha più ne metta.

Dove Pulce vedeva buona fede e miglioramento (troppo spesso dimentico quanto è giovane, però apprezzo questo suo modo di vedere le cose, smaliziato ed anche saggio per alcuni punti di vista. Di fatto spesso mi salva dal vedere sempre e comunque tutto in modo complesso), io ho sempre visto calcolo e pianificazione, conoscendo Butterfly ci vuole tempo prima che mi convinca d'essere dorata anzichè placcata d'oro..come volevasi dimostrare, almeno stavolta avevo ragione.

Butterfly sta per esplodere, ma questa volta saremo compatti, questa volta si spiaccicherà solamente lei.

La vita è ingiusta? Le cose vanno male? Vorresti maggiore attenzione?

BENVENUTA NEL MONDO REALE, TU CHE PER PRIMA SEI SEMPRE STATA GIUDICE, GIURIA E BOIA...CHE EFFETTO FA STARE DALL'ALTRA PARTE?

mercoledì 4 dicembre 2013

Eppure...

La delusione è dura da sorreggere per chi ti ascolta, quando tu hai un crollo interno dovuto proprio alla delusione di aspettative o speranze, chi ti ascolta deve saperti reggere...figurati se chi ti ascolta non può farcela, figurati che male che ti fa. E lì o ti ripigli da solo, subito (devi saperlo fare), o sei fottuto perchè ti si incista e non la trovi più se non con molta fatica, ma intanto esce sotto altre forme difficilmente distinguibili.

In ogni caso, quando ti riprendi da solo perchè sai come si fa, qualcosa si strappa sempre e comunque, non puoi sanare tutto da solo, semplicemente non dipende tutto da te.

Per la seconda volta ti chiede di uscire, per la seconda volta dici di si e per forza di cose ti crei aspettative per la serata easy, puntualmente non può ma te lo dice poco prima e ti dice anche il motivo: una persona ha un problema, una paura, e la vuole con sè.

Andare da questa persona significa rafforzare la sua paura.
Non andarci è un atto d'amore, lei si mette in una posizione scomoda è vero, però non l'aiuta a farsi del male rifuggendo il mondo.

Inoltre, andandoci, non avrà cura di te e questo è tristemente vero. Di te che sei nella posizione invece di poter ricevere cure. Perchè?

Perchè un cavaliere sostanzialmente fa tre cose:

1. Ascolta
2. Chiede aiuto
3.Da un consiglio

Ascolta chi, e solo chi, è disposto a mettersi in gioco - non chi lo usa come secchio del vomito o rafforzo alle sue paure/manie/ossessioni/paranoie/etc - perchè gli tolgono energie che deve utilizzare con chi invece in gioco ci si mette e si fa male anche solo per essere lì.

Chiede Aiuto quando non sa come agire, non che decide in autonomia e poi si autocommisera in modo vittimistico.

Da un consiglio una volta ogni tanto, quando sa che può darlo.

Sei stato bravo a reagire da solo, sapevi come fare e hai ristabilito tutto. EPPURE...qualcosa si è strappato. Non potevi farci nulla, non dipendeva tutto da te.



martedì 3 dicembre 2013

Demotivation

Chi aiuta si prende un impegno e non si deve fare smontare dalla demotivazione dell’altro. Per  tale ragione, è fondamentale individuare quali sono i demotivatori o le energie di demotivazione.In tutte le famiglie, in tutti i luoghi di lavoro è sempre presente qualcuno che, di fronte ad una nuova proposta e di fronte all’entusiasmo altrui, trova da ridire e sottolinea la difficoltà dell’impresa. Ciò significa togliere la speranza e la fiducia . Per neutralizzare il demotivatore, è, pertanto, essenziale essere pronto a porre un immediato tappo, che argini l’intervento demotivante. Per esempio dicendo:”Va bé, ma tanto tu hai sempre da ridire!”



lunedì 2 dicembre 2013

Non sei dislessica nè, tanto meno, disgrafica.
Non al pc almeno, credo anzi che tu sia ansiosa in aggiunta a problemi di concentrazione, nulla di così remoto e grave.

E tuttavia la concentrazione è ciò che da inizio alle danze, poi se ti viene fatto notare, arriva l'ansia con mal di testa, tremori, pianti, e chi più ne ha più ne metta il tutto riducendosi alla paura del giudizio e dell'inadeguatezza.

Dovresti leggere qualcosa a voce alta, almeno per i termini, la punteggiatura ed il significato delle parole poichè hai un vocabolario scarno, eppure anche questo è facilmente recuperabile.

Esci da quella casa.

Esci e vattene lontana, è lì che covano i tuoi casini.

Indipendenza.

Facili a dirsi mi dirai, credimi è più facile uscire che pensare di farlo.

La concentrazione? Va e viene, vero? Quella parola era chiara in testa eppure ne hai scritta un'altra, tu stessa ti stupisci.

Quando senti che ti viene sonno fai una cosa: segnati che ora è, poi calcola quando mettere la sveglia a botte di un'ora e mezza.

Mettiamo che tu ti addormenti alle 23.00 e che devi essere al lavoro/scuola alle 08.00.

1. Calcoliamo dalle 23.00 a tranches di 1 h e 30 min

 23.00 - 00.30 - 02.00- 03.30 - 05.00 - 06.30 - 08.00

2. Mettiamo la sveglia all'ora più vicina al nostro limite imposto da scuola/lavoro per non arrivare tardi

Metti la sveglia alle 06,30 poichè il ciclo rem si consuma ogni 90 minuti circa, se ti svegli prima o dopo il tuo sistema interno ne risente e lì insorge una così detta *levataccia*.


Provaci, prendi quest'abitudine.


Piccolo colibrì

Piccolo colibrì che vivi in una gabbia, non hai mai visto altro, non pensi vi sia un Mondo;

Le ali sono piccole, strenua la fatica per muovere anche un piccolo balzello;
Ci hai provato qualche volta, il dolore e la fatica ti hanno detto che era inutile provare.

Piccolo colibrì che vivi in una gabbia, ti hanno aperto uno spiraglio, con fatica questo è vero, ma alla fine è andata bene;
Chi poteva farlo, per te, non ha esitato. Non ti ha solo portata in volo, ti ha insegnato come volare.

Piccolo colibrì che vivevi in una gabbia, appena sei stato sicuro del tuo volo l'hai spiccato, lasciando indietro chi ti ha insegnato.

Giusto o sbagliato, che importa ormai? Il cielo è vasto, sereno o nero pece...il cielo è la tua strada, vola basso oppure in vetta, vola solo o in uno stormo, continua a volare e spera di saperti adattare alle correnti, scegli tu se lasciare indietro chi vola con te o se fermarti ed aspettare.

Chi è rimasto nella gabbia per permetterti di fuggire non potrà più aiutarti, ormai è il passato, e come i morti l'hai dimenticato.