sabato 19 luglio 2014

Cavaliere del Drago





L'estate afosa si abbatteva sulle terre ove l'accampamento principale dei Cavalieri si estendeva, essi controllavano tutto il territorio che dalle valli native di Lady Barux, nobildonna che pur non essendo Cavaliere godeva del rispetto di questi e sapeva amministrare il suo dominio con saggezza e benevolenza, arrivavano fino agli aspri territori montani del dominio di Brown Tongue, un ereditiero dei domini del padre al quale vanno attribuite tutte le sue ricchezze, sebbene in quest'ultimo vi fossero più lupi e cinghiali che non agglomerati di persone da gestire ed aiutare.  Le due vallate erano attraversate da fiumi di portata imponente che ne delimitavano i confini geografici: il Tenuis e lo Statuere, che tra le due contrade vi fosse rivalità era solo una leggenda poichè in realtà l'una non avrebbe mai potuto sopravvivere alla natura senza le risorse dell'altra.
Quokka attraversò la sala dei Cavalieri che si trovava al centro della Valle del Tenuis, sedendosi pesantemente su una poltrona e sganciandosi a fatica l'elmo sorridente che le copriva il capo: il viso era pallido ed il corpo pareva non aver alcun freno inibitorio nel lasciarsi cadere; pianse a lungo chiusa nel suo silenzio, nulla poteva la sua armatura ed anzi il peso d'essa, che era fin troppo placcata con strati di piastre impenetrabili, aveva portato i suoi muscoli ed il suo scheletro a risentirne, infiammandosi. Quokka sapeva benissimo che la crociata intrapresa, onde portare flora ed acqua nelle terre desertiche, le sarebbe costato fatica ma non si aspettava di trovare nelle tribù presunte alleate, degli ostacoli così arcigni da superare. Quando si prese la responsabilità del compito, delegatagli da Volpe e  Formica, cercò subito un contatto con loro e sebbene da un lato His 4 Cop (una comunità espansa di volenterosi) le diede appoggio, l' Ufficium Defectus guidato da Draconis (soprannominata Canis Aures = sciacallo) le diede non pochi problemi. Questa tribù era guidata appunto da questa donna anziana e ben lontana dalla carità umana, al suo seguito aveva Mikael una ragazza dai capelli dorati alla quale aveva fatto indossare un collare alla stregua di una schiava, poi c'era Nosferatu così chiamato poichè a causa del troppo lavoro, in assenza di gratificazioni, aveva sviluppato un paio di occhiaie nere come la pece.  
Camaleonte entrò nella stanza per caso e la vide in quello stato, tuttavia si avvicinò con cura a lei ben sapendo di che cosa fossero capaci i seguaci di Draconis specialmente su un Cavaliere corazzato come la sua consorella.

- Quokka, che ti succede? La preparazione del prossimo obiettivo ti sta consumando...ci sono problemi di cui vorresti parlare? -

- Oh Camaleonte, il problema è sempre quello: ho fallito. Dobbiamo rifornire una vasta zona tra le valli ma His 4 Cop non ha abbastanza uomini e risorse questo mese, così ho diviso il compito tra me, Brown Tongue e Draconis. Quest'ultima, però, si rifiuta di inviare messi viaggiatori nelle terre selvagge e così facendo lascerà senza rifornimenti alcuni insediamenti da noi garantiti. Non riesco a concepirlo, non è giusto e soprattutto io sono la responsabile..il peso è su di me-

- La tua armatura, sorella, è costituita da tre strati supplementari di piastre e sotto di essa porti una cotta che in qualche modo, lo sai, ti impaccia e ti rallenta. Armatura pesante non è sinonimo di invincibile nè di invulnerabile. Il tuo corpo non può sostenerne il peso a riposo, figuriamoci quando ti arriva un colpo. Se non puoi muoverti, diventa solo un peso. Ora: ho parlato con Volpe e lui ti darà una mano, per il resto posso occuparmi io della faccenda. -

- No, deve occuparsene  Brown Tongue, tu hai fatto anche troppo. Ciò che mi dispiace è essere rallentata dalla corazza ma se non la indosso, Draconis mi colpisce nei punti deboli perchè sa quali sono, perchè la sua  istigazione in qualche modo mi disturba. Mi rende insofferente il fatto stesso che provi ad usarla...come si permette? E poi il suo dominio su chi la segue è troppo ferreo...anche se Mikael mi desse conferme, sarebbe comunque lei poi a bloccarla. Non si può vivere in questo modo. Sento di aver fallito, sento di essere sconfortata e non vedo soluzioni. Sono io la responsabile-

-Quokka, capita di commettere errori ma in questo caso non ne hai commesso alcuno. Per poter avere il controllo della situazione che tu desideri ci sono tre possibilità: escluderli da qualsiasi missione, e non si può per ordine di Volpe; rispondere alla loro istigazione con una forma arcigna di oppressione e squalifica e non si può perchè dopo la scissione abbiamo imparato a non farlo mai più; in ultima istanza c'è una via percorribile: dargli la responsabilità di tutto ciò che fanno. Quando i coloni si lamenteranno, tu li rimanderai da Draconis dicendo loro che la scelta è stata sua. Ora però, Quokka, riposati e togliti l'armatura...quando sarai ristabilita tornerai ad essere l'efficiente Cavaliere che sei sempre stata. Alleggerisci la corazza, fai più affidamento sul tuo fratello di scudo che su di essa e cerca di capire che lui o lei non sono lì in veste di sfruttati, ma per loro libera scelta. Lasciali fare.-

Non è un mistero che a volte ci si debba affidare ad altri, che sia necessario delegare sia la fiducia che la responsabilità e molto spesso non si ha potere vincolante su chi ci rappresenta. E' un bene. Averlo significherebbe non fidarsi affatto, costringere le persone ad un collare simile a quello di Mikael. Il prezzo da pagare, per la garanzia di libertà può essere quello che l'altro , essendo tirannico, sfrutti tale libertà per continuare sulla sua strada fatta di oppressione. La domanda è: Che cosa hai imparato da tutto questo, Quokka?  

NON UCCIDERE IL DRAGO, IMBRIGLIALO.
NON COMBATTERLO, GRATIFICALO ED ASSERVILO AD UN BENE SUPERIORE.
FA CHE SIA LE TUE ALI ED IL TUO RUGGITO.
SENZA SCHIAVIZZARLO, FA' SI CHE LA SUA NATURA BESTIALE VENGA INCANALATA.




LO SCOPO ULTIMO NON E' ABBATTERE I DRAGHI, BENSI' MOSTRARE LORO UN MODO DI ESSERE CHE LI FARA' APPREZZARE DAL MONDO. SPEZZERAI COSI' LA LORO RABBIA CHE DERIVA DALLA LORO SOLITUDINE.

ORA VAI, QUOKKA: CAVALIERE DEL DRAGO.



- I draghi sono tali proprio perchè gli uomini non possono nulla contro di loro - Motto casata Draconis

- Il cavaliere fa il possibile per riconoscere le prigioni in cui è segregato, e riesce a compiere l'impossibile per evaderne -   Da una pagina del testo Prepos

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