venerdì 1 febbraio 2013

Non avevate detto che...?

Tamponare una persona in autostrada e poi battersela alla chetichella per 15 Km circa, prima di farsi venire un ripensamento e fermarsi....non è reato a meno che il tamponato non si sia ferito. Non importa molto che, non potendo conoscere le condizioni fisiche del tamponato, si rischi l'omissione teorica...se quello è illeso, l'omissione non esiste perchè non vi è, di fatto, alcun soccorso da apportare.

Gli avvocati si affannano a dire che "è strano come comportamento, se si ha ragione, fuggire" ma in realtà dipende da persona a persona, vediamo qualche motivazione (giusto per avere mente elastica):

1. Ragione o meno, la paura mi ha colto e mi sono fermato solo quando sono riuscito a placare l'ansia;

2. Ero arrabbiato per essere stato speronato dall'auto innanzi a me, per cui ho perso il controllo ed ho accellerato;

3. Non mi sono nemmeno accorto, lì per lì, di averlo toccato in modo così pesante. Quando me ne sono avveduto, non vedendolo sopraggiungere, mi sono fermato;

4. Le emozioni, in quel momento, erano così intense che non saprei descriverle, ho realizzato solo dopo pochi minuti ciò che e dovevo fare , e mi sono fermato, emergendo dall' "imbambolo" temporaneo;

5. Non credevo che fosse una cosa grave, non ho valutato bene la cosa ma d'altra parte non ne ho i mezzi. Non ho visto la macchina rompersi e mi sono accorto della mia solo quando si è fermata. Allora ho collegato e sono rimasto sul posto ad aspettare i soccorsi;

6. Avevo para di aver commesso un errore grave, non sapevo cosa fare nè a chi dirlo, mi sembrava che la tesa mi esplodesse. Non ricordo molto di quei momenti;

7. Credevo di aver causato l'irreparabile, che chiunque avesse a che fare con me, da allora e per quel motivo mi avrebbe sempre considerato un impiastro. Per me è dolorosissimo, non avere il riconoscimento da terzi.


Tutte queste motivazioni sono validissime per la persona, e l'emozione è come il mal di testa, non si può diagnosticare nè confutare..di conseguenza, maggiore è il reato contestato, maggiori sono i diritti che lo Stato deve necessariamente garantire all'imputato, per cui mi trovo, alla fine, d'accordo con la sentenza.

Il tamponato si è comportato onestamente, non avendo ferite nè malesseri non li ha denunciati (avrebbe potuto, con pieno successo) per cui non è scattato il provvedimento per omissione di soccorso. Ha dichiarato di non poter dire con assoluta certezza se il tamponamento sia avvenuto per colpa sua (uscita laterale) o del tamponatore (manovra di sorpasso tardiva) in quanto non poteva vedere dietro.

Chi ha tamponato ha detto, con sicurezza assoluta, di non aver commesso errori, e la cosa fa ridere perchè subito dopo l'incidente, quando i due si incontrarono a 15 km dal luogo del colpo, questo disse al tamponato "Ma che cosa è successo?".

Il perito ha dato ragione al tamponato ma essendo l'assicurazione la stessa per ambedue, ha preferito ritardare e contestare il pagamento.

Che dire...questa legge e questi modi di fare sembra che spingano a commettere reati di falsa testimonianza, perchè altrimenti è facile restare vittime in senso ampio, di un sistema e di altri furbetti. In realtà dico SEMBRA perchè non è così...niente processi alle intenzioni, ci si basa sui fatti avvenuti non su quelli ipotetici..e questa è una garanzia. Se il tamponatore deve arrivare a certi giochetti...ha tutta la mia compassione e pietà; io sono a posto così.  

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